
Claudia Carlino
Claudia Carlino, segretaria SPI CGIL, nasce 50
anni fa a Polistena (RC).
Appena tredicenne preferisce ai concerti e alla vita da teenager congressi e raduni politici, al punto da ritrovarsi, giovane attivista della FGCI, testimone della svolta della Bolognina.
Dopo gli anni dell’Università a Rende (CS) e le prime esperienze da studentessa-lavoratrice, dopo una parentesi milanese inizia nel 2005 la sua esperienza in CGIL a Gioia Tauro occupandosi di Nuove Identità Lavorative e Immigrazione. A quel periodo risale infatti la collaborazione al I Rapporto MSF sulle Condizioni di vita e lavoro dei migranti nella Piana di Gioia Tauro. La sua presenza in segreteria comprensoriale è essenzialmente rivolta a incidere sulle condizioni dei lavoratori nel mondo del precariato e nel settore dei servizi. Nel 2010 entra in Segreteria Regionale Calabria occupandosi di precariato e politiche del lavoro. Cofondatrice nel 2014 di “Quadrato Rosa”, sportello rivolto alle donne con un importante focus sulla violenza di genere, ha affiancato nel tempo all’attività di sindacalista a tempo pieno quello di mamma di due splendide bambine. Nel 2016, entra in SPI CGIL Calabria occupandosi di formazione e organizzazione e approfondendo le dinamiche della Terza Età. Dal 2023 è in segreteria nazionale SPI.
Si occupa di politiche delle legalità e politiche giovanili, migranti e, da novembre 2024 , e’ responsabile del coordinamento donne nazionale Spi Cgil
Sabato 12 aprile
Aborto: storia e società. La legge 194 tra distorsioni politiche e diritti negati
Aula 2 - Via Zamboni 38
A più di quarant'anni dall'approvazione della Legge 194, avvenuta nel 1978, il pieno riconoscimento del diritto all'interruzione volontaria di gravidanza in Italia è ancora molto lontano. L’obiezione di coscienza rende il diritto sostanzialmente negato in molte Province e Regioni. Crescono i movimenti pro-vita, che hanno più volte avanzato proposte di abrogazione e modifica della Legge stessa, con il sostegno implicito di partiti nazionali e amministrazioni locali. In questo contesto le lotte femministe si dimostrano più che mai cruciali per la lotta e rivendicazione del diritto all'autodeterminazione delle donne. Di fronte a problemi di tale rilevanza, che la società odierna si trova ad affrontare, appare necessario andare ad analizzare le ragioni storiche che hanno portato alla Legge 194 e ricostruirne pienamente il contenuto.
In collaborazione con lo SPI CGIL Emilia-Romagna