Eleonora Capelli
Venerdì 12 aprile
L’Europa (e l’Italia) sul bordo del precipizio. Guerre, crisi e manganelli: dov’è l’alternativa?
Aula 3, Via Zamboni 38
L'Unione Europea e le sue Istituzioni si presentano all’appuntamento elettorale di giugno in uno stato di forte crisi di identità, rappresentanza e credibilità. Dalla possibile svolta rappresentata dalla scelta di affrontare l'uscita dalla pandemia attraverso il debito comune per attuare politiche di sviluppo per realizzare le grandi transizioni, il dibattito europeo sembra tornato al punto di partenza. La guerra è prepotentemente sul tavolo della discussione, tra le spinte per un intervento diretto in Ucraina e i silenzi assordanti sul massacro di Gaza. Il vento dei nazionalismi cresce. Il possibile ritorno di Trump mette in discussione la strategia geopolitica europea. La sfida della transizione ecologica per rispondere ai disastri causati dal cambiamento climatico finisce in soffitta, la priorità è la corsa agli armamenti. In Italia, intanto, si parla d'altro. E per nascondere le proprie debolezze, il Governo scommette sul fascino dell'autoritarismo e sull'esibizione della forza,come dimostrano le ricorrenti manganellate inferte a studenti, migranti e manifestanti. C'è un'altra via?