Marica Tolomelli

Docente Universitaria

Marica Tolomelli, professoressa associata, si è laureata in Storia contemporanea all'Università di Bologna e ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università di Bielefeld (Germania) finanziato con una borsa di studio della Heinrich-Boell-Stiftung.

Si occupa di storia europea del Novecento, in particolare del secondo dopoguerra, di storia comparata (soprattutto tra Italia e Germania) e di storia transnazionale. Tra i maggiori settori d'interesse si colloca la storia della conflittualità sociale, con particolare interesse per la formazione delle culture politiche in Italia e in Germania dalla fine della seconda guerra mondiale alle cesure degli anni Novanta. Un altro campo di ricerca riguarda i processi di formazione e trasformazione della sfera pubblica, degli spazi comunicativi e la circolazione delle idee nel corso del XX secolo in prospettiva globale.

E' direttore della rivista on line "Storicamente"  (www.storicamente.org), è socia della Società Italiana di Storia del Lavoro (SisLav), della Società italiana delle storiche (SIS) e della Società italiana per la storia contemporanea dell'area di lingua tedesca (Siscalt).

Dal 2012 è coordinatrice del programma di corso di integrato di laurea magistrale in Scienze Storiche (Bologna-Bielefeld BiBoG) con il conseguimento del doppio titolo.

18:00 - 20:00

Sabato 13 aprile

L’ottimismo dell’Utopia e la fatica della Storia. Essere comunistə nel '900

Aula Tibiletti, Via Zamboni 38

"Qualcuno era comunista perché avevamo il più grande Partito Comunista d'Europa". Dal 1921 Il PCI si è dimostrato essere una forza politica tenace e agguerrita, sempre presente nella lotta politica italiana e sempre pronta a dar voce all3 cittadin3 di questo paese. Nell’arco di quasi ottant’anni, questo Partito è arrivato, grazie all’azione di grandi figure come Togliatti, Iotti, Berlinguer e molte altr3, ad essere il secondo partito per numero di voti del Paese e il primo per numero di iscritt3. Il percorso del comunismo italiano, sebbene riconosciuto come rilevante dalla critica nazionale e internazionale, è meritevole di un'analisi alquanto dettagliata. Nel ricordo del quarantesimo anniversario della scomparsa di Enrico Berlinguer, si avverte la necessità di riempire questo vuoto, esplorando alcune tematiche fondamentali del PCI e offrendo interpretazioni che si estendono per l'intero XX secolo.