
Roberta De Monticelli
Roberta De Monticelli, nata a Pavia il 2 aprile 1952, è una filosofa italiana specializzata in fenomenologia e filosofia della mente. Ha conseguito la laurea in Filosofia presso l'Università di Pisa nel 1976, seguita dal diploma della Scuola Normale Superiore. Ha insegnato Filosofia Moderna e Contemporanea all'Università di Ginevra dal 1989 al 2004 e Filosofia della Persona all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano dal 2004 al 2020. Direttrice del centro di ricerca PERSONA e caporedattrice della rivista "Philosophy and Mind", ha contribuito a una reinterpretazione della tradizione fenomenologica, sviluppando una teoria dell'identità e della persona in dialogo con le neuroscienze.
Venerdì 11 aprile
Umanità violata. La Palestina e l'inferno della ragione
Aula 3 - Via Zamboni 38
Quanto sta accadendo in Palestina è irriducibile a una misura locale: è una apocalisse che narra di tutti noi, è un ‘nodo’ della storia mondiale che chiama in causa anche la filosofia.Perché proprio in questo nostro presente cieco a sé stesso – come sempre è il presente quando le civiltà paiono precipitare nel sonnambulismo che precede lo schianto – le questioni più fondamentali ritornano d’attualità. All’origine di questo libro c’è un viaggio di scoperta che comincia in Israele e nei territori occupati della Palestina al principio del 2023 e prosegue – nella riflessione – nei mesi seguenti l’eccidio del 7 ottobre dello stesso anno. La Palestina, minuscolo pezzo di terra mediterranea incastrato fra Europa, Asia e Africa, appare come il luogo in cui prende forma esemplare e tragica uno dei paradossi su cui si regge la civiltà. Da quando esiste, il diritto è in tensione costante con la giustizia e con la forza e vige in virtù della politica che pure ne è vincolata e regolata – salvo farsi non solo cieca ma criminale. È questo il paradosso della legge, che si rivive in tutta la sua tragica profondità in Palestina, nella terra dove tre religioni riconoscono alla legge scritta un’origine divina, e in Israele, uno stato sul quale pende oggi la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja che deciderà dell’accusa di genocidio.