
Stefano Cavazza
Stefano Cavazza, insegna storia contemporanea all’università di Bologna. Ha condotto ricerche di storia
italiana e tedesca su temi come folklore e identità locali, i consumi, la società di massa, le campagne
elettorali. Tra le sue pubblicazioni: Piccole Patrie, (2003 2 ), Dimensione massa, (2004); Nazione,
Nazionalismo e Folklore. Italia e Germania dall'Ottocento a oggi, (2024) per i tipi del Mulino e con E.
Scarpellini ha curato per Einaudi I consumi negli Annali nella Storia d’Italia (2018).
Domenica 13 aprile
Memorie partigiane. Resistenze di ieri e di oggi
Aula 5 - Via Zamboni 38
Sono passati 80 anni esatti dal 25 aprile 1945, momento culminante della Resistenza in Italia e della nostra liberazione dal nazifascismo. Mai come oggi questa memoria sembra diventata divisiva nella società, da chi ne minimizza il significato fino a chi ne prende persino le distanze. Inoltre, la visione sempre più ambigua che si ha dell3 Partigian3, ha condotto anche al rischio di equiparare le vittime di tutti gli schieramenti, di smarrire il senso della ragione delle azioni storiche e delle differenze fra chi si è battuto per la giustizia e la libertà e chi ha invece sostenuto regimi totalitari e discriminatori.
Come possiamo partecipare attivamente al patrimonio collettivo rappresentato dalla Resistenza, nel momento in cui l3 protagonist3 di quei giorni ci stanno lasciando?
In collaborazione con lo SPI CGIL Emilia-Romagna e l'ANPI Bologna.
Venerdì 11 aprile
Quale idea di scuola? Riflessioni critiche sulle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell'obbligo
Aula 6 - Via Zamboni 38
Da poche settimane sono state rese pubbliche le Nuove Indicazioni per la Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione scatenando un ampio dibattito sul documento-cornice che darà forma ai programmi scolastici. Davvero “solo l’Occidente conosce la storia”? A quale cittadino/a, studente, bambino/a si rivolge la scuola delle nuove indicazioni? A quale scuola pensiamo? Un confronto a tre voci – antropologia culturale, storia e pedagogia – per aprire un percorso di liberazione e resilienza contro ogni forma di eurocentrismo e di chiusura nazionalistica, per un insegnamento della storia (e non solo) come spazio di dibattito libero, critico, democratico e plurale per i cittadini/e di un mondo globale.
In collaborazione con: